Un’indagine nel cuore segreto di Napoli
Di padri e figli, di sorelle e fratelli… Di sangue che identifica e lega, di quello che scorre nelle vene e sulle strade.
Questione di sangue di Anna Vera Viva
Titolo: Questioni di sangue | |
Autrice: Anna Vera Viva | |
Editore: Garzanti | |
Genere: Giallo – Narrativa italiana | |
Pagine: 256 | |
Prezzo: 16,90€ | |
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Questioni di sangue è un racconto ricco di pathos familiare, di folclore e dolore. Un racconto dicotomico che pone il bene ed il male ai lati opposti di una strada solcata da lacrime e sangue, mani giunte e sguardi distanti.
l'uno l'immagine speculare dell'altro, quasi banali nel loro essere il bianco e il nero, il bene e il male.
Affresco verace di una Napoli che risuona di voci, rabbia e profuma di cucina partenopea.
La Sanità, un quartiere nato per guarire
Secoli prima il quartiere Sanità era un luogo incantevole, ricco di giardini e sorgenti d’acqua, ma le varie epidemie, che si abbattevano regolarmente sulla città, l’hanno man mano trasformata in un immenso cimitero.
La Camorra impera su tutto e povertà ed emarginazione ne sono le damigelle d’onore.
È qui che Don Raffaele è stato trasferito, nella barocca Basilica di Santa Maria, è qui che è nato e da qui è stato strappato via.
Dopo quarant’anni la strada dei ricordi si percorre a ritroso e si ritrovano tutti i brividi di una vita che poteva essere, ma non è stata.
Raffaele e Peppino, fratelli di sangue, separati da ragazzini, hanno scelto vite opposte; Raffaele ama l’opera e Dio, Peppino la moglie scomparsa e la camorra.
La linea di confine tra bianco e nero, è spesso evanescente, sfumata di mille buone intenzioni e decisioni impossibili, separando il giusto dal peccatore, ma senza condannare né l’uno né l’altro.
« Vedete, padre, non c’è bugia più grossa di quella che dice che ognuno ha la libertà di scegliersi la vita he vuole. Solo i ricchi ce l’hanno questa libertà. Gli altri si devono tenere la vita che gli è capitata »
Il racconto scorre veloce, complice una prosa fluida e seducente, svelando man mano una trama variopinta, intessuta di giallo e calore partenopeo.
Il canovaccio narrativo è arricchito da racconti dal sapore antico, vecchie leggende tramandate di generazione in generazione, donando alla storia un retrogusto dolce e malinconico, come un abbraccio mai dimenticato.
Il mistero di una morte troppo auspicata, impegnerà Don Raffaele e la sua argutissima perpetua, Assuntina, nella soluzione del caso, delineando, così, una coppia di investigatori dalle mille risorse.
L’Autrice riesce con naturalezza a delineare i contorni di personaggi che in qualche modo ci risultano familiari, donando loro una profondità psicologica assolutamente coerente e sfaccettata.
Un climax ascendente ci condurrà al momento dell’agnizione con tutti i nervi scoperti, pronti alla scossa empatica, trascinati dal vociare del quartiere e dal gusto ferroso del sangue. I fratelli si riconosceranno?
Questioni di sangue è un romanzo accattivante, dove elementi storici s’incatenano alle maglie del classico giallo investigativo. Il Quartiere Sanità, divenuto protagonista indiscusso nella storia, emana una profonda tensione etica e si fa palcoscenico di tutte le tragedie umane, amplificando i sentimenti che scorrono nel sottosuolo del testo.
Anna Vera Viva
Anna Vera Viva nasce a Galatina e si trasferisce a Napoli negli anni 80. Compie studi scientifici e umanistici e inizia la sua carriera scrivendo racconti per riviste letterarie per poi passare al romanzo negli anni duemila. Ha collaborato sporadicamente con testate giornalistiche pubblicando articoli di cultura e antropologia. Nel 2017 ha scritto soggetto e sceneggiatura del cortometraggio La Consegna candidato al David di Donatello. Oggi vive, lavora e scrive tra Napoli, Parigi e le montagne abruzzesi.
In Collaborazione con Garzanti trovate anche la Recensione di:
La Bambina Sputafuoco di Giulia Binando Melis
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