Titolo: Muori per me | |
Autrice: Elisabetta Cametti | |
Edizioni: Piemme | |
Pagine: 521 | |
Prezzo: 18,90 ⬠|
Trecentosessantacinque giorni per raccontarvi lâincubo, 365 puntate per trascinarvi nellâabisso della vita di Ginevra, Influencer di professione.
Titolo: Muori per me | |
Autrice: Elisabetta Cametti | |
Edizioni: Piemme | |
Pagine: 521 | |
Prezzo: 18,90 ⬠|
Trecentosessantacinque giorni per raccontarvi lâincubo, 365 puntate per trascinarvi nellâabisso della vita di Ginevra, Influencer di professione.
â Voleva così tanto entrare in quella stanza. Senza comprendere affatto la sensazione, ne era piuttosto scossa. Sembrava come se la chiusura di tutte le altre stanze sarebbe stata poca cosa in confronto alla chiusura di quella. Câera dentro qualcosa che voleva vedere… câera qualcosa… in qualche modo câera qualcosa che voleva vedere lei â
NELLA STANZA CHIUSA di FRANCES H. BURNETT
Titolo: Nella Stanza chiusa | |
Autore: Frances H. Burnett | |
Casa Editrice: Caravaggio Editore | |
Collana: I Classici Ritrovati | |
Pagine: 106 | |
Prezzo: 11,90⬠|
Nella Stanza Chiusa Ú un Racconto breve pubblicato nel  Natale del 1904, impreziosito da otto tavole illustrate da Jessie Willcox Smith, scritto dallâAutrice del più famoso Il Giardino Segreto.Â
Titolo: LâInvitato
Autore: Massimiliano Alberti
Editore: Infinito Edizioni
Pagine: 218
Prezzo:14â¬
Vuoi scrivere un libro? Prendi i personaggi, falli a pezzi e poi muovili come dei burattini.
LâInvitato di Massimiliano Alberti
… ma Massimiliano Alberti ha dato vita, plasmato e reificato Leonardo e tutte le regole si sono ribaltate…
Leonardo Belli ci pensa da solo a farsi a pezzi e mai e poi mai si lascerà muovere come un burattino… perché?
Perché Leo Ú parte di Noi, Ú parte di Massimiliano, Ú la voce della libertà e della spregiudicatezza… perché Leo sogna e ci crede, perché Leo freme di una passione che tutti noi rincorriamo!
Autore: Emmanuel CarrÚre
Editore: Adelphi Edizioni
Data di Pubblicazione: 2000
Pagine: 169
ã°ïžã°ïžã°ïžã°ïžã°ïžã°ïžã°ïžã°ïžã°ïžã°ïžã°ïžã°ïžã°ïžã°ïžã°ïž
ð€ Sono Jean- Claude Roman, ho sempre desiderato fare il medico, forse per riuscire a guarire mia madre…
â»ïž I miei genitori mi hanno insegnato a non mentire… mai… a parte quando mamma stava male…
ð Ho frequentato lâuniversità e andavo talmente bene che passavo sempre i compiti ai miei compagni, i miei genitori mi hanno sempre insegnato ad essere onesto…
âïž Sono un medico ricercatore dellâOMS, questo Ú quello che mi dice lâorgoglio, la testa, in realtà Ú quello che racconto tutti i giorni ai miei cari…. ma lâesame universitario non lâho passato.. chissà perché… ma da quel momento ho deciso che fossero gli Altri a non capire la potenzialità che potevo esprimere!
lâimputato possedeva le qualità per diventare un buon medico, un medico vero, e alla base della sua scelta câera una forte motivazione inconscia, condizione necessaria per prendere qualsiasi iniziativa: il desiderio di capire la malattia di sua madre, forse addirittura di guarirla.
Lâavversario di Emmanuel CarrÚre
âïž Tutti i giorni mi alzo, mia moglie mi prepara la colazione e i miei figli mi danno il bacio del buon giorno… poi prendo la macchina e faccio finta di andare a lavorare… ovviamente non possono telefonarmi in ufficio, perché sono un medico con mille responsabilità .. quindi mi possono contattare solo tramite un cerca-persone, poi io li richiamo.
Ovviamente ho un conto in banca allâaltezza del mio lavoro… attingo il mio compenso direttamente dai conti che tutte le persone care mi hanno affidato, pensando che io li potessi investire e farli fruttare….
âïž Sono riuscito anche ad innamorarmi… infatti ho unâamante che coccolo e vizio con regali costosissimi… ogni tanto le dico di essere malato di cancro, così non mi può lasciare… anzi, ho visto che questa scusa funziona un poâ con tutti ..
â Ho un amico fidato, Luc, lui non si fa domande, non ha sospetti, pensa che io sia veramente una brava persona…
Lo stesso Luc rammentava di essere rimasto perplesso, pochi mesi prima, quando Florence gli aveva detto che Jean-Claude si era classificato quinto al concorso per medici ospedalieri a Parigi.
Non era stato quel successo a stupirlo, ma il fatto di non averlo saputo allâepoca. Perché non gliene aveva mai parlato? Davanti a questa domanda Jean-Claude, accusato di fare il misterioso, aveva risposto con unâalzata di spalle, dicendo che non era la notizia del secolo, e aveva cambiato argomento.
LâAVVERSARIO ~ Emmanuel CarrÚre
Aveva una capacità straordinaria di sviare la conversazione non appena cadeva su di lui. Ci riusciva così bene che era impossibile accorgersene, e alla fine, se uno ci ripensava, era solo per ammirare la discrezione, la modestia, lâimpegno con cui metteva in luce gli altri anziché se stesso.
à sorto un Problema…ho finito i soldi... la mia amante mi ha lasciato e rivuole il suo investimento … che ovviamente non ho più… ho provato ad ammazzarla, ma io la amo e non le voglio fare del male…
Per tutto il viaggio di ritorno, durato più di due ore perché Romand guidava molto lentamente, ha temuto che venisse colto da un altro raptus omicida: per questo ha cercato a sua volta di distrarlo, parlandogli in veste di amica devota e di psicologa. Lui dava la colpa di tutto alla malattia. Il cancro non si accontentava di ucciderlo, lo faceva anche impazzire.
â Mia moglie mi ha chiesto perché io non comparissi negli elenchi dellâOms.. o me lo voleva chiedere.. perché io non esistessi da nessuna parte… ma io Sono un Grande Medico e lei non può essere afflitta dalla realtà … poi … qual Ú la realtà ?
â Ho dovuto ammazzare mia moglie, i miei figli, dopo il bacio …della buonanotte… ho ritirato la posta e poi sono andato dai miei genitori e ho ucciso anche loro… ma per far capire il mio disagio, ho dato fuoco a casa mia e ho detto che volevo uccidermi anchâio.. ovviamente nel momento in cui sapevo sarebbero passati i netturbini…
ð Mi hanno messo in carcere e quando mi chiedono ciò che non voglio dire arriva un attacco di Convulsioni…
il romanzo narcisistico continua in carcere, permettendo al protagonista di sfuggire ancora una volta alla violenta depressione che lo ha minacciato per tutta la vita
ðð» Ho trovato in Dio il modo di aiutare tutti! Prego per lâumanità e coltivo lâorto dellâabbazia… ora che finalmente sono uscito dal carcere…
Gli incontri con un cappellano e con due volontari, capaci di ascoltare in modo meraviglioso e di parlare con semplicità senza giudicare, mi hanno strappato allâindicibile sofferenza di un esilio che aveva spezzato ogni rapporto con Dio e con il resto dellâumanità .
âïž LâAvversario di CarrÚre, letto assieme a @ psicoleggimi ed un gruppo di lettori molto Buoni , nasconde nel Titolo tutta la Condanna che lo Scrittore avrebbe voluto gridare!
« Per i vecchi Roman, anziché rappresentare il pieno coronamento, aveva segnato il trionfo della menzogna e del male. Avrebbero voluto vedere Dio e al suo posto avevano visto, sotto le sembianze dellâamato figlio, colui che la Bibbia chiama Satana: lâAvversario».
Emmanuel CarrÚre
ð° Questo non Ú un Romanzo, non Ú una Storia orrorifica creata per divertirci; Questa Ú lâincarnazione del Male trasposta nella realtà e nessuna condanna può essere adeguata per Colui che ammazza i propri figli indifesi, la moglie e i genitori e riesce a manipolare il Prossimo, tanto da risultare un Caso da studiare, una Malattia da comprendere e un Cristiano che ha finalmente trovato la Via…
Ho pensato che scrivere questa storia non poteva essere altro che un crimine o una preghiera
Questo Libro, scritto con polso malfermo, ma penna fluida e capace, non lascia indifferenti, nel bene e nel male.
Mi chiamo Arthur Gordon PYM. Mio padre era un rispettabile commerciante in generi marittimi di Nantucket, città dove io sono nato
Le avventure di Gordon Pym
ð Preciso, concreto, ben ancorato alla geografia umana.
Così prende inizio lâunico Romanzo mai scritto da Poe.
ð Lâingannevole senso di realtà che si percepisce allâinizio del Romanzo, non Ú lâunico tranello che E.A.Poe ci pone.
ð Il paratesto che arricchisce questa storia ci indica che il narratore A.G.Pym, forse non Ú il vero autore del racconto, che la storia di Mr. Pym viene narrata da Mr.Poe, il quale finisce nel dimenticatoio appena una nota ci introduce un Autore X che ci porta a dubitare del vero Protagonista del Romanzo!
â…autore modello, autore empirico, narratore, e altre imprecisate entità vengono esibite, messe in scena nel testo narrativo, con lâesplosivo proposito di confondere il lettoreâ.
Sei passeggiate nei boschi narrativi ~ U.Eco.
ð Le Avventure di Gordon Pym seguono la trama dei romanzi marinareschi, dâavventura e dâesplorazione; risse, ammutinamenti, tempeste, pedanti digressioni naturalistiche e nautiche, selvaggi ed isole deserte gli ingredienti principali, ma sotto la Trama erutta con forza, la potenza visionaria di Poe.
Tale Ú in fondo il fascino di ogni narrazione, sia essa verbale o visiva: ci chiude entro i confini di un mondo e ci induce, in qualche modo, a prenderlo sul serio
U. Eco
ð Il tempo e lo spazio si dilatano e si espandono, « lâesperienza romanzesca dellâestensione e della distensione» ci suggerisce Pietro Citati, lo sguardo si fa danzante come le onde che distruggono le speranze dei personaggi, il battito si azzera nellâangosciosa vista del Vascello fantasma.
ð Dopo una didattica pausa faunistica, che rivela lâinsofferenza di Poe nello scrivere su Commissione, il climax comincia a crescere, conducendo il Lettore ( sempre più stranito ) nel Regno del Fantastico per antonomasia.
fantasia e fantastico chiedono lâaccettazione di unâaltra logica che porta a rapporti diversi da quelli dellâesperienza quotidiana: la credibilità che ora ci interessa […] Ú quella credibilità speciale del testo letterario alla quale corrisponde da parte del lettore quellâatteggiamento definito da Coleridge âsuspsension of disbeliefâ, sospensione dellâincredulitÃ
I. Calvino ~ Una pietra sopra ~
ð Le ultime pagine di questo Romanzo svelano il lato Assoluto del pensiero di Poe, dove il tutto Ú nulla e il nulla Ú tutto.
ð Lâepilogo della Storia ha una potenza evocativa tale da spargere semi di curiosità nella coscienza letteraria dei massimi esponenti dellâarte e della letteratura dal tardo Ottocento in poi, inducendo Autori come J. Verne, Dake, H.P. Lovecraft a scrivere il finale mai realizzato.
Il demone della lucidità , il genio dellâanalisi, lâinventore delle più affascinanti e nuove combinazioni della logica con lâimmaginazione, del misticismo con il calcolo, lo psicologo dâeccezione, lâingegnere letterario che approfondisce e utilizza tutte le risorse dellâarte…
paul valÃry
Ho condiviso questa lettura con il GdL Maratona Classica .
ð Molti sono stati i lettori del gruppo che non hanno gradito questa Storia ed uno dei motivi Ú stata la credibilità del testo, la pesantezza delle digressioni esplorative ed un finale troppo aperto.
âïžâïžâïžâïž
Il testo Ú a volte eccessivamente pedante, la storia risulta frammentata e la stratificazione delle varie parti della storia rende la lettura poco fluida, ma tutta lâarte visionaria di Poe ed un finale, che ho particolarmente apprezzato, nobilita le parti meno riuscite, consacrando questo Libro sullâaltare del Pionierismo letterario
Non câÚ mai stato altro dolore, come questo dolore…
RosIe
Quel dolore Ú umiliante, annichilente, omertoso.
â£ïžMa Rose ha la forza di scappare, di muovere i suoi primi passi verso la libertà con una piccola e timida speranza: non farsi trovare mai più da suo marito!
Questo Romanzo, scritto nel 1995, ha un forte sottofondo fantastico, con uno sguardo verso il paranormale, occhieggiando alla Mitologia Greca.
ðUn vero melting pot letterario!
King riesce a raccontare la violenza domestica con acutezza e attenzione, la simbologia greca Ú propedeutica alla visione critica della società americana, consumistica e superficiale.
ð¹ Rose Madder Ú una donna forte, determinata, che dovrà gestire lâistinto di vendetta, evitando di cadere nella cecità della Rabbia. Queste donne attraversano le pagine del Gioco di Gerald e di Dolores Claiborne, per non dimenticare Misery.
ð à una storia di rinascita, di vendetta, di resilienza, Ma…. questo libro Ú scritto da King! e questa tematica così comune prende una piega inquietante….
 Fu come se fosse stato il quadro a vedere lei
Rose Madder
âïžÂ Il racconto assume forme psichedeliche, la realtà si deforma ed il concetto di spazio si piega a regole mitologiche, dove regna il Minotauro e â la donna con il chitone â.
E non ti scordare di unâaltra cosa: Io ricambio. Quello che fai tu per me io farò per te
Rose Madder
ðŒÂ Un banalissimo quadro sarà lâoggetto orrorifico a cui King affiderà il Pathos, che porterà il lettore a divorare le pagine.
Il Mondo parallelo in cui faremo i primi timidi passi Ú quello che ritroveremo ne La Torre nera.
âïžâïžâïžÂ 1/2
Ho ritrovato il mio Scrittore adolescenziale, ho ripercorso le stesse tracce, ma i solchi sono ora più profondi e la mia visuale più ampia.Â
Condividendo questa lettura con il GdL Non solo Horror, ho potuto arricchire questa storia, con tutte le voci dei lettori neofiti e non.
Lâacutezza psicologica dei personaggi, i disturbi della personalità , così come lâatmosfera carica di angosciosa attesa, si perdono un poâ nella Simbologia dei Protagonisti.
La storia risulta a tratti fumosa, smorzando la drammaticità degli eventi.Â
Un romanzo Ú un gioco di illusioni, tutto Ú vero quanto Ú falso, Ú la storia inizia a esistere solo nel momento in cui voi la leggete
J.L. Traskman
ðHo letto questo libro ad Ottobre e dopo mesi cercherò di raccontarvi quello che la Storia di Thilliez ha suscitato in me, cercando di condensare un bailamme intellettivo decisamente anarchico!!
ðIl figlio di Caleb Traskman, illustre esponente del Thriller, trova un Manoscritto del padre, lo legge e si rende conto del potenziale di questa storia… Ma! Il romanzo Ú incompleto! Mancano le ultime 10 pagine… il finale che tiri le fila di tutto il racconto!
âïžUnica soluzione possibile Ú inventare un finale degno del libro… J.L. Traskman.. ci sarà riuscito?
«Questo libro che state per iniziare ( o lâavete già iniziato, forse? ) si intitola Il Manoscritto. à stata una mia idea e tutta la casa editrice ha approvato. Non câerano alternative».
ðIl Manoscritto narra la storia di Léane, nota scrittrice di Thriller, di suo marito Jullian e della figlia Sarah, rapita e probabilmente uccisa da un Serial Killer.
ðLéane scrive con lo pseudonimo Enaël Miraure, vive a Parigi e cerca di dimenticare… il marito Jullian invece consuma anima e tempo dietro una risposta, un indizio… qualsiasi cosa possa portarlo a capire se sua figlia sia veramente morta oppure no, unico suo indizio Ú una ciocca di capelli ( 512 x lâesattezza )….
ðNel frattempo viene trovata una ragazza senza volto nel bagagliaio di una macchina rubata… un poliziotto ~ Vic ~ dalla memoria Portentosa, avrà il compito di incastrare i pezzi del Puzzle e riuscire a capire la verità …..
âŒïžMa non Ú lui che risolverà il misteroâŒïžbensì VOI LETTORI!! .
ð±Ebbene Sì! Questa storia ha bisogno di voi, di ogni Lettore che ha deciso di sfogliare queste pagine e per curiosità si Ú posto due domande…
ð°Il Manoscritto Ú un giallo dalle tinte forti, prende varie deviazioni splatter e si accomoda sulle note collaudate di King e Doyle e certe scene sembrano uscite dal Silenzio degli Innocenti, ma riesce a creare un colloquio unico con il Lettore, vero protagonista di un Finale con il botto!
ðDa tenere fortissimamente presente: Misdirection = lâarte di distrarre lâattenzione!
Criptomnesia: un processo psicologico attraverso il quale ci si poteva appropriare di idee altrui in modo inconsapevole.
Queste due paroline sono il perno su cui si appoggia il gioco psicologico, fatto di specchi e metamorfosi, dellâAutore.
âïžLa penna di Franck Thilliez Ú briosa, fluida, non si perde in orpelli nÚ in tecniche narrative inadeguate, concentra lâattenzione e calca le parole che vogliono incatenare gli eventi.
ðDegna di plauso lâAmbientazione. Corre Sempre parallela alle varie situazioni, sostiene, evidenzia e accentua la Suspense. Ho amato molto lâIspiratrice , le dune e lâalta marea che isola il Forte di Ambleteuse.
ðUna Matrioska di storie … al Lettore capire quale sia vera e quale sia la finzione letteraria…
ðUno scrittore, figlio di Scrittore, che scrive di una scrittrice, che scrive dellâuccisione di uno Scrittore….
âïžâïžâïžâïž1/2 Uno dei più bei Thriller degli ultimi anni !
âââ SPOILER E SOLUZIONI QUI !!!âŒïžâŒïž
âïžðâïžðâïžðâïžðâïžðâïžðâïž
ðâ Nebbia ovunque. Nebbia su per il fiume, che fluisce tra isolette e prati verdi; nebbia giù per il fiume, che fluisce tra isolette e prati verdi; nebbia giù per il fiume che scorre insudiciato tra le file di navi e le sozzure che giungono alla riva di una grande ( e sporca ) città . Nebbia sulle paludi dellâEssex, nebbia sulle alture del Kent.â.
ðLeggendo Casa Desolata ci troviamo avvolti dalla nebbia, respiriamo odore di muschio e cenere bagnata, la nebbia ci vuole ciechi, infreddoliti …. per trasportarci nella Londra di Dickens, nelle case umide e scrostate dei poveri, nelle case fredde dellâalta società , nelle aule austere della Corte di Giustizia.
ðOgni parola Ú calibrata, dettagliata, posta ad hoc per catturare i sensi del Lettore.
ðGrande tecnico dellâarte narrativa, Charles gioca con le parole, incanta con immagini palpabili, stupisce con metafore dalla pregnanza fisica.
Casa desolata Ú la magistrale testimonianza del talento di Dickens di plasmare il lessico a suo piacimento, dalle metafore alle similitudini, dalle assonanze alle allitterazioni, per non dimenticare le figure retoriche e le ripetizioni evocative.
Ú il mastodontico ( ben 900 pagine! ) Romanzo_a_sfondo_sociale di Charles Dickens, pubblicato per la prima volta mensilmente fra il marzo 1852 ed il settembre 1853.
L’ultimo Jarndyce, John, Ú il proprietario della tenuta di Bleak House, che dà nome al romanzo. Dickens intreccia alla vicenda principale molte sottotrame, riguardanti le vicende familiari e sentimentali di Esther, la vita nella magione confinante con Casa Desolata, appartenente a Sir Deadlock, le indagini su un omicidio che sembra avere misteriosi legami con la causa.
ðGrande affresco della Società inglese della metà Ottocento, percorso da un caleidoscopio di personaggi ben caratterizzati, racconta, con tanta amara ironia, la sconfitta di un sistema giudiziario pachidermico, la voglia di riscatto del nuovo ceto operaio, figlio primogenito della rivoluzione industriale, la debolezza della stratificazione stagna delle famiglie vittoriane.
ðLâintreccio narrativo Ú complesso e labirintico, oltre al tema centrale, il Processo giudiziario Jarndyce contro Jarndyce per una causa di eredità , si intrecciano i canonici filoni romanzeschi a tinte rosa, con relativi orfanelli protagonisti delle pieghe più commoventi del racconto ed infine, per non farci mancare nullað , un pionieristico e non ben riuscito, abbozzo di poliziesco.
ðGrande affabulatore, come lo definisce Nabokov oppure maestro del romanzo canonico, che con Casa desolata ci porta a âsublimi epifanieâ, come afferma Harold Bloom, Dickens sa incantare con descrizioni particolarmente efficaci e ritratti psicologicamente raffinati, ma non riesce a convincere un Lettore sagace, che conosce le tecniche e gli strumenti letterari.
In questo fangoso pomeriggio vogliamo soltanto dare unâocchiata al bel mondo. Non Ú poi così dissimile dalla Corte di Giustizia del Lord Cancelliere da impedirci di passare da una scena allâaltra.
Capitolo sesto
ðLa trama risulta scontata, i personaggi interpretano alla perfezione il loro stereotipo, i giudizi e pregiudizi delle varie comparse sono al limite del grottesco, ma lâerrore più grave che Dickens poteva commettere era affidare la narrazione ad un personaggio che non può in alcun modo entrare in empatia con il Lettore: Esther ð°
ðð°ððððððð ððð ðððððððððð, ðððððððð£ðððð ððð ððððððð ðð ðððððððð£ð ðð ððððð ðð ðððððð ðð ððððððððð ððððððððð, ðððððððððð ððððððð ð ðððððððð.
ð€ŠââïžPeccato!
ðRomanzo simbolo di una letteratura che forgia le sue opere nella fucina del moralismo, strepitoso tessuto connettivo che unisce trasversalmente le più grandi storie dellâOttocento.
ðDopo lâadattamento televisivo del 1985 con Diana Rigg e Denholm Elliott, la BBC ha prodotto un period-drama in 15 episodi trasmesso con grande successo di pubblico e critica nel 2005. Unâedizione con un cast importante composto, tra gli altri, da Gillian Anderson (Lady Honoria Deadlock), Carey Mulligan (Ada Clare), Charles Dance (Talkinghorn) e Anna Maxwell Martin (Esther Summerson).
Il giudizio finale :ððð1/2
ðððððððððððð
ðState calmi! Vi vedo già che vi ribolle il sangue a leggere queste parole, ma dobbiamo prendere atto dei luoghi comuni…
ðLeggere Ú una pratica solitaria, il Lettore ha una forte tendenza allâasocialità , il solipsismo, la sostituzione della realtà con mondi immaginari, lâincapacità di affrontare i lati pratici del quotidiano, la rinuncia alla partecipazione sono solo alcuni tra i tratti caratteristici…. insomma il #lettore Ú un soggetto da curare e riabilitare…
ðIl soggetto soffre di una mania compulsiva che lo porta ad orientare tutti i suoi acquisti verso la carta stampata, vive immerso nel suo mondo fantastico di pagine inchiostrate, si circonda di libri come se fosse un aristocratico troppo sensibile per la crudezza del reale.
ðIl Lettore vive nella costante paura dellâevento che lo costringerà ad alzare gli occhi dal libro che sta leggendo e nellâistante in cui si compie questa orribile azione, la sua mente riscrive la realtà e la popola di personaggi ( sicuramente più interessanti) che ha appena incontrato tra le pagine del libro.
ðI LETTUROPATI trovano irresistibile anche la lettura degli ingredienti sulle scatole dei biscotti!
ðDel resto i grandi Lettori del passato non ci aiutano a confutare queste illazioni!
BORGES ha ideato la sua ( splendida ð) Biblioteca di Babele per rappresentare lâUniverso; PETRARCA dialoga con gli antichi ( Cicerone Ú il suo più caro amico ) mentre giudica aspramente il suo tempo; MACHIAVELLI racconta che la sera si spoglia della veste quotidiana, si pulisce dal fango e indossa panni reali e curiali e così bardato entra nelle antiche corti degli antichi uomini; DE MONTAIGNE ( ð¬) si isola in una torre nella campagna di Bordeaux per poter leggere in santa pace!!!
âïž!!!NO!!!âïž
à la grande voglia di conoscere per COMUNICARE ( #gdladdicted ), Ú il PRINCIPIO DI OGNI CONVERSAZIONE, Ú allenamento allâEMPATIA, che ci permette di comprendere gli altri , Ú la Consapevolezza a non commettere gli errori del passato!!
Tutte le grandi opere di narrativa, per quanto cupa sia la realtà che descrivono, hanno in sé il nocciolo della rivolta, l’affermazione della vita contro la sua stessa precarietÃ
Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi
ðIl Lettore propone una Risocializzazione, basata sulla Conoscenza, ingrediente fondamentale del RISPETTO .
â£ïžâïžâ£ïžðLe conseguenze dellâatto del Leggere sono più che reali, sono tangibili ( basti pensare alle leggi sui diritti umani sostenute dagli illuministi ) e ne traggono beneficio tutti…. anche chi non leggeð
ðâ£ïžðâ Nessuno ha mai trovato consolazione nella conoscenza, ma tanti, nel corso dei secoli, hanno incontrato la determinazione e la passione, e ne hanno tratto forza per accettare la vita o il desiderio di cambiarla
La Repubblica dellâimmaginazione di Azar Nafisi
ððQueste considerazioni sono personali, ma basate sulla lettura di due Testi molto interessanti:
Sarei curiosa di conoscere la vostra opinioneð€ lasciate un commento LETTUROPATI del Web ð
Numero undici. Storie che testimoniano la follia riprende il titolo del film horror del 1973 diretto da Freddie Francis, uscito in Italia con il titolo Delirious. Il baratro della follia.
“PerchÚ arriva il momento Michael”, e qui si chinò innanzi puntandogli addosso la siringa, ” arriva il momento in cui rapacità e follia diventano preticamente indistinguibili l’una dall’altra. Si potrebbe quasi dire che diventano una e una sola cosa. E poi arriva un altro momento in cui anche tollerare la rapacità , e viverci fianco a finaco, o addirittura prendersene carico, diventa una sorta di follia.”
Jonathan coe ” la famiglia winshaw”
à con queste parole che Coe ci introduce nel suo Undicesimo Romanzo, presentato come il seguito del suo capolavoro âWhat a Carve Up!â del 1974 – La Famiglia Winshaw –
Undici come il numero civico della casa della Pazza del Gheppio
Undici come la linea dell’autobus che percorre la cerchia esterna di Birmingham
Undici come il magazzino che custodisce scatole di ricordi e dolori
Undici come il tavolo apparecchiato dal gioco della Morte
Undici come il numero civico di Downing Street sede del Ministro delle Finanze
Undici come i piani interrati che svelano tutto l’orrore dell’animo umano.
Alison e Rachel, due amiche diversamente equipaggiate per vivere le loro ordinarie esistenze, ci conducono per le strade di questa Inghilterra contemporanea, ricca di forti contraddizioni e disaccordi sociali.
Jonathan Coe ci presenta con sarcasmo e sagacia la complessità della vita urbana, abile nel catturare le dissonanze e a regalarci un ritratto grottesco della società inglese.
A tratti surreale, a volte realista, sempre implacabile nel portare a galla gli abissi dell’animo umano e l’inconsistenza dei rituali narcisistici dei tempi moderni.
Le vite dei Personaggi si intrecciano, si allontanano e si avvicinano, rincorrendo, con rassegnazione, una nuova opportunità , un nuovo inizio. Profondamente soli, fanno i conti con la realtà rimanendo aggrappati ai loro sogni.
Sotto il mirino del sarcasmo corrosivo dello scrittore di Birmingham finiscono i Reality show, l’edilizia londinese, il giornalismo corrotto e corrosivo, i Premi internazionali ed ovviamente l’industria della carta stampata.
Il Lettore riconoscerà i personaggi , divenuti iconici, della Famiglia Winshaw, che rifulgono nello spazio narrativo illuminando i soggetti che ruoteranno loro intorno; la capacità dei personaggi di Coe Ú proprio quella naturale predisposizione a creare connessioni, dove sembra ci sia solo il vuoto.
Questa Ú una Storia circolare ed il Lettore rischia di rimanere intrappolato… la fine lo riporta all’inizio… ma il Numero 11 Ú palindromo… si legge da destra a sinistra o da sinistra a destra.
Ottima lettura, scorrevole ed intrigante, la penna di Coe si fa riconoscere, anche se non tocca vette altissime, consiglio di leggere prima La famiglia Winshaw
âïžâïžâïžâïž
Powered by WordPress & Tema di Anders Norén