Ottavo Episodio dell’Ulisse di Joyce: Lestrigoni
Buon giorno Readers !
Eccoci arrivati al Capitolo più mangereccio dell’Ulisse e non a caso Joyce lo dedica ai Lestrigoni incontrati da Odisseo.
Ma chi sono i Lestrigoni?
I Lestrigoni sono un popolo leggendario di giganti antropofagi, che per ordine del loro re, Antifate, distrussero la flotta di Ulisse ed uccisero tutti i marinai infilzandoli con enormi spiedi. Si salvò dalla strage solo la nave dell’eroe, rimasta all’ancora fuori dal porto.
Tutto l’Ottavo episodio dell’Ulisse ruota intorno al tema del Cibo; la Fame, non solo fisica, ma anche mentale; la Sensualità dell’atto del mangiare e tutte le varie connessioni sensitive che il cibo sa smuovere.
Fammi vedere come mangi e ti dirò chi sei
Il pranzo
Sono le H 13 del 16 Giugno 1904
Per le strade di Dublino, a sud della colonna di Nelson, Bloom passeggia e si ferma poi a pranzo al Davy Byrne’s Pub
Personaggi: Leopold Bloom incontra per la strada varie persone a lui note, tra cui una vecchia fiamma Mrs Breen, al pub parlerà con un conoscente dal nome Nosey Flynn ( Joyce gioca sempre con le parole Nosey= curioso) che ovviamente sa tutto di tutti ed un ragazzo cieco.
Lo stile è lineare e segue il dialogo interiore di Bloom, intrecciato a parti dialogiche che innescano il movimento del ricordo.
Tutte le parole hanno in qualche maniera un rimando al cibo
Bloom: ebreo non osservante e massone
Come se fosse un Puzzle da ricostruire, Joyce dissemina in questo ottavo episodio, diversi pezzi che ci consentono di delineare in modo più completo la figura del nostro Odisseo.
Rete trippe ammuffite gargarozzi attortigliati e sminuzzati. Rompicapo a trovare la carne. Kosher. Mai carne e latte insieme. Igiene la chiamano ora. Digiuno di Yom Kippur pulizie primaverili delle budella. La pace e la guerra dipendono dalla digestione di un individuo. Religioni.
Bloom nell’ottavo episodio
Come abbiamo visto nel quarto episodio, Bloom fa tranquillamente colazione con rognone di maiale cotto nel burro. Tutta la cultura ebraica che consiglia di cibarsi di cibi Kosher, perchè il cibo è nutrimento, non solo del corpo, ma anche dello spirito, viene bellamente ignorata!
Che serataccia di vento quando andai a prenderla c’era quella riunione della loggia per quei biglietti di lotteria dopo il concerto di Goodwin nella sala dei banchetti o dei ricevimenti del municipio.
bloom
Le riunioni delle Logge sono per i soli massoni…
– È nella società, disse
– Ma cosa mi dice! fece Davy Byrne.
– E come, disse Nosey Flynn. Ordine antico libero ed accettato. Luce, vita e amore, perdio. Gli dànno una mano. Me l’ha detto un, ehm, non starò a dire chi.
nel Davy Byrne’s pub
chissà come mai, c’è sempre qualche personaggio che deve parlare e sparlare di Bloom … possibilmente alle spalle….
Sincronie
Il sorriso gli svanì dalle labbra mentre camminava, una nube pesante nascondeva lentamente il sole, ombreggiando la facciata aggrondata di Trinity college.
Durante l’arco della giornata si possono notare delle sincronie tra ciò che attrae l’attenzione di Bloom e ciò che osserva Stephen. Minuzie che acquisiscono un significato solo nel momento in cui le notiamo.
La nube che passa lentamente in cielo viene notata da entrambi i nostri personaggi, trascinando con sè pensieri e riflessioni differenti.
Nessuno è niente.
Questa è proprio la peggiore ora del giorno. Vitalità. Opaca, oscura: odio quest’ora. Mi par d’essere stato mangiato e vomitato.
Bloom
Il pranzo
Dopo aver chiacchierato con Mrs Breen, una vecchia amica di Leopold ed essersi aggiornato sullo stato di salute di Mina Purefoy, una conoscente comune, che avrebbe partorito da lì a poche ore; Bloom si perde nel suo flusso di pensieri.
In questo Libro da cosa nasce sempre cosa e l’incontro con la sua vecchia fiamma mette in moto nella mente di Bloom ricordi legati al passato felice con Molly e riflessioni sul presente amaro e sgradevole.
Nel frattempo Bloom è entrato nel ristorante rumoroso e sporco di Burton, per uscirne subito e dirigersi verso il pub di Byrne.
– C’è un tramezzino al formaggio?
– Sì Signore.
Mi piacerebbe anche qualche oliva, se ci fosse. Le preferisco italiane. Un bel bicchiere di borgogna portalo via. Lubrifica. Una bella insalata fresca come un cetriolo. Tom Kernan la sa condire. Ci mette il tocco da maestro. Puro olio d’oliva
bloom a pranzo
Il ragazzo cieco
Uscito dal pub Bloom incontra un ragazzo che svelerà il lato più umano e compassionevole di Leopold.
Un giovanotto cieco era fermo sul marciapiede battendone l’orlo con il bastoncino. Nessun tram in vista. Vuol traversare.
bloom e il ragazzo cieco
Questo giovanotto e la sua cecità invaderà la mente di Bloom, portando il lettore a leggere, incantato, parole dalla splendida e fulgida bontà
Poveretto! Un ragazzo ancora. Terribile. Proprio terribile. Che sogni potrà fare, se non vede? La vita è un sogno per lui. Dov’è la giustizia quando si nasce così?
bloom nell’ottavo episodio
Mano a mano che prosegue la lettura dell’Ulisse ci troviamo sempre più legati a questo bizzarro e umanissimo Personaggio, Leopold Bloom, riscoprendo nei suoi pensieri più semplici, una profonda ed ammirevole Tolleranza.
Vi aspetto la prossima settimana con Stephen e la sua versione tutta personale dell’Amleto!
#divertirsiconjoyce si Può!!