ã Scott trova nei suoi Personaggi la sua espiazione, la sua catarsi, la sua cura, la sua giustificazione…
Ogni pensiero, passo e parola scritta, trova il suo corrispettivo reale, tragicamente tangibile nella vita di questo magnifico autore.
Ma venire accolti per un momento nel mondo di Dick Diver era unâesperienza notevole: la gente credeva che egli facesse loro un dono particolare, riconoscendo lâorgogliosa unicità del loro destino sepolto sotto i compromessi di tanti anni. Conquistata chiunque con una considerazione squisita, Ú una gentilezza che procedeva così in fretta e intuitivamente, da poter venire considerata soltanto nei suoi effetti.
⺠Dick â con le braccia piene di scorie raccolte dagli altri â Ú uno psichiatra americano dallâanima perduta, in bilico tra un collasso mentale ed uno morale.
â quando la gente viene tolta dalla mediocrità , perde la testa, per brillante che sia il suo bluff â
Tenera à la notte
⺠Nicole â … una delle persone più belle che avesse mai conosciuto. Il suo viso, viso di una santa, di una Madonna vichinga, splendeva attraverso il lieve pulviscolo che scendeva lentamente nella luce delle candele, colorandosi alle lanterne binate appese sul pino â moglie e paziente di Dick, equilibrista in cerca del proprio baricentro.
⺠Rosemary giovane promessa di Hollywood, in vacanza con la madre in Costa Azzurra, agente catalizzatore, a cui Ú affidata la visione esterna dei â Divers â
Personaggio chiave in Tenera Ú la notte: il Paesaggio
Profumo di limoni e salsedine, sole accecante sulla pietra chiara, strade tortuose per personaggi irrorati di giovinezza e vita mondana
⺠Ville, feste, champagne e lanterne, spiagge esclusive, alberghi di lusso; la Costa Azzurra nei suoi anni più folli, il palcoscenico ideale per questa commedia umana, che affoga nei bagliori delle onde, i propri inganni.
ð Dick e Nicole sono anime destrutturate, fantasmi che danzano in un sogno, cercando di cavalcare il Caos delle loro esistenze.
Personaggi poeticamente tragici, autolesionisti, alla ricerca di una salvezza impossibile nel labirinto della loro inadeguatezza.
ð Tenera Ú la notte Ú ilRitratto crudo ed impietoso di una classe sociale che tritura ideali, riducendo i sentimenti più veri, in un misero mucchio di ostacoli collaterali da evitare.
ð â questo autore, considerato tuttora da alcuni frivolo e superficiale dal punto di vista dellâimpegno sociale, Ú in realtà un durissimo denunciatore della ricchezza come fonte di corruzione e dunque di disintegrazione morale â
Ferranda Pivano
âïž Lo stile di Fitzgerald brilla di mille bollicine, ma come un vecchio ubriacone, perde per strada la coerenza e la fluidità espressiva.
La penna si sofferma nel ricordo di un volto e si ritrova a tratteggiare una stanza, senza soluzione di continuità … come un accordo dissonante .
ð Tra un ballo ed una gita in barca, Scott perde la scommessa e tradisce il patto con il Lettore per immolarsi sullâaltare della perdizione.
âïžâïžâïžâïž
Tragico, sensuale, follemente perduto e disperato, un viaggio necessario per chi desidera carpire le piccole scintille che illuminano ancora quel meraviglioso talento che vive e sopravvive a Francis Scott Fitzgerald.
⟠Layla si presenta subito, ti guarda negli occhi e ti induce ad ascoltarla.
⟠Domina la copertina con assoluta naturalezza, polo magnetico di un libro dalla fisicità appagante e promettente.
⟠Lei ha bisogno di raccontarti la sua storia per esistere, per sentirsi viva, per uscire dalle tenebre che lâavvolgono… non
⟠Layla ci trasporta tra le vie di una Napoli magica, tra il profumo di basilico e limone, dove le leggende hanno il sapore dolce-amaro del caffÚ.
⟠Tutto Ú nuovo, dalla casa in cui vive con il padre, alla scuola, alle strade da esplorare, ai visi in cui riconoscersi per ritrovarsi …
⟠Sara, la nuova esuberante compagna di banco, diventerà presto il fulcro intorno a cui ruoterà la vita sociale di Layla.
⟠Per un anno intero seguiremo il piccolo gruppo di amici che, tra disagi e buoni propositi, cercherà di scansare gli inganni della vita.
⟠La mente scientifica di Gabriel, lâAlberto Angela del gruppo, vacillerà e oscurerà la lucidità del lettore più attento.
⟠Agli appunti della Sposa Vergine, evanescente e inafferrabile protagonista delle pagine più nere del libro, viene affidata la memoria più oscura dellâesoterismo partenopeo.
â … capita che le anime tornino con tutto il corpo in questo mondo. Oppure semplicemente non riescono ad andare via… i fantasmi… sapete cosa dono i fantasmi? Sono quelle persone strappate alla morte che però hanno già abbandonato la vita..â
La Sposa Vergine
â â â â â â â
⯠Briciole, indizi, sospetti…
tutti sapientemente disseminati tra le righe di questo Noir dalla frizzante voce contemporanea.
⯠Il rapporto osmotico tra mistero e razionalità , tra passato e presente dona fluidità a questa storia sempre in bilico tra un dubbio ed una speranza.
⯠Varie gradazioni di nero accompagnano il Lettore tra le storie tramandate di generazione in generazione, tra i miti di una cultura antica.
⯠Il registro espressivo, che assume varie tonalità a seconda della prospettiva, contribuisce ad amplificare pensieri ed ansie dei vari personaggi, conferendo loro tridimensionalità e credibilità .
⯠Lâattenzione ai risvolti psicologici e lâaccurata ricerca storica dellâAutore sono la base dellâimpalcatura narrativa di questo vibrante ed incalzante Romanzo.
⯠⯠⯠â¯
Layla vi incanterà e vi conquisterà , la sua Ú una storia nuova, con profonde radici nel fertile terreno letterario.
Un Noir contemporaneo da leggere tutto dâun fiato.
⡠Felicissima di aver conosciuto #Layla e grata a Massimo Piccolo per questa opportunità .
Disse: Se non Ú lui il verbo di Dio allora Dio non ha mai parlato.
…
La strada cormac McCarthy
à® Un Padre
à® Un figlio
à® Una pistola
à®Â Un colpo solo in canna
à®Â Unico obiettivo Sopravvivere e non dover usare quel proiettile.
Afferrò la mano del bambino e ci ficcò la pistola. Prendila, sussurrò. Prendila. Il bambino era terrorizzato. Lui lo abbracciò e lo tenne stretto. Era così magro. Non aver paura, gli disse. Se ti trovano lo devi fare. Hai capito? Shh. Non piangere. Mi ascolti? Lo sai come si fa. Te la metti in bocca e la puunti in su. Veloce e deciso. Hai capito? Smettila di piangere. Hai capito?
à® Un Padre e un Figlio
à® Una striscia dâasfalto, la Strada, a tratti disciolta in catrame fluido.
à®Â Un cammino verso la speranzaÂ
Qua e là lâimpronta di cose staccate dal catrame e portate via da chi era venuto dopo. Un altro paio di chilometri e cominciarono a trovare i morti. Cadaveri imprigionati nellâasfalto, le braccia strette intorno al corpo, la bocca urlante.Â
à® Il Padre e il Figlio, lâuno il mondo intero dellâaltro
à® Intorno solo Cenere
à®Â E paura
Volumi fradici sugli scaffali di una libreria. Ne prese uno, lo aprì e lo rimise a posto. Tutto era umido. Marcescente. In un cassetto trovò una candela. Non câera modo di accenderla. Se la mise in tasca. Uscì fuori nella luce livida, rimase lì in piedi e per un attimo vide lâassoluta verità del mondo. Il moto gelido e spietato della terra morta senza testamento. Lâoscurità implacabile.
஠Tutto intorno Ú tenebra
஠Tutto intorno Ú gelido
à®Â Tutto intorno Ú morte
ð In questo Mondo Post-Umanità , dove lâorrore toglie le parole ed il Sole livido e nudo svela solo la desolazione, incontriamo il Padre con il Figlio.Â
La loro disperata Volontà di Resistenza ci entrerà nelle ossa e il gelo che li circonda ci ghiaccerà il cuore.
ð Il loro dialogo Ú privo di costrutti, di orpelli. Tutta la superficialità Ú sparita per lasciare posto allâessenziale; svaniti inutili aggettivi, tanto quanto le superbe virgolette, vestigia di inutili preamboli.Â
Siamo ancora noi i buoni?, disse.
Sì. Siamo ancora noi i buoni.
E lo saremo sempre.
Sì. Lo saremo sempre.
Ok.
ð Il racconto si snoda senza interruzioni, non ci sono Capitoli, nÚ Paragrafi per prendere fiato e calmare il batticuore.Â
Le normali strutture letterarie si perdono, come stravolte sono le coordinate fisiche ed emotive.
ð Le frasi sono un sussurro, come un  piccolo agognato respiro …
Il vento e la pioggia battono il ritmo di questo racconto in bilico tra Allucinazione e Parabola.
ð Goccia dopo goccia, Ok dopo Ok, ripetuto come un Mantra, la Storia si insinua nei nostri Sogni, assetata di Colore.Â
ðLa scrittura ha una potenza evocativa tale da portare il Lettore oltre i confini del Libro.Â
Lâambientazione Ú parte essenziale dellâesperienza di questo Racconto, resa con grande efficacia e maestria.Â
Colui che genera un figlio non Ú ancora un padre, un padre Ú colui che genera un figlio e se ne rende degno.
Fëdor Dostoevskij
Cormac McCarthy Ú riuscito a creare il Padre più Degno di tutta la letteratura moderna .
La più commovente e straziante Storia di Fiducia, Rispetto e Amore tra un Padre e il proprio Figlio, che io abbia mai letto.Â
ð€ Sono Jean- Claude Roman, ho sempre desiderato fare il medico, forse per riuscire a guarire mia madre…
â»ïž I miei genitori mi hanno insegnato a non mentire… mai… a parte quando mamma stava male…
ð Ho frequentato lâuniversità e andavo talmente bene che passavo sempre i compiti ai miei compagni, i miei genitori mi hanno sempre insegnato ad essere onesto…
lâimputato possedeva le qualità per diventare un buon medico, un medico vero, e alla base della sua scelta câera una forte motivazione inconscia, condizione necessaria per prendere qualsiasi iniziativa: il desiderio di capire la malattia di sua madre, forse addirittura di guarirla.
Ovviamente ho un conto in banca allâaltezza del mio lavoro… attingo il mio compenso direttamente dai conti che tutte le persone care mi hanno affidato, pensando che io li potessi investire e farli fruttare….
âïž Sono riuscito anche ad innamorarmi… infatti ho unâamante che coccolo e vizio con regali costosissimi… ogni tanto le dico di essere malato di cancro, così non mi può lasciare… anzi, ho visto che questa scusa funziona un poâ con tutti ..
â Ho un amico fidato, Luc, lui non si fa domande, non ha sospetti, pensa che io sia veramente una brava persona…
Lo stesso Luc rammentava di essere rimasto perplesso, pochi mesi prima, quando Florence gli aveva detto che Jean-Claude si era classificato quinto al concorso per medici ospedalieri a Parigi.
à sorto un Problema…ho finito i soldi... la mia amante mi ha lasciato e rivuole il suo investimento … che ovviamente non ho più… ho provato ad ammazzarla, ma io la amo e non le voglio fare del male…
â Ho dovuto ammazzare mia moglie, i miei figli, dopo il bacio …della buonanotte… ho ritirato la posta e poi sono andato dai miei genitori e ho ucciso anche loro… ma per far capire il mio disagio, ho dato fuoco a casa mia e ho detto che volevo uccidermi anchâio.. ovviamente nel momento in cui sapevo sarebbero passati i netturbini…
ð Mi hanno messo in carcere e quando mi chiedono ciò che non voglio dire arriva un attacco di Convulsioni…
il romanzo narcisistico continua in carcere, permettendo al protagonista di sfuggire ancora una volta alla violenta depressione che lo ha minacciato per tutta la vita
ðð» Ho trovato in Dio il modo di aiutare tutti! Prego per lâumanità e coltivo lâorto dellâabbazia… ora che finalmente sono uscito dal carcere…
Gli incontri con un cappellano e con due volontari, capaci di ascoltare in modo meraviglioso e di parlare con semplicità senza giudicare, mi hanno strappato allâindicibile sofferenza di un esilio che aveva spezzato ogni rapporto con Dio e con il resto dellâumanità .
âïž LâAvversario di CarrÚre, letto assieme a @ psicoleggimi ed un gruppo di lettori molto Buoni , nasconde nel Titolo tutta la Condanna che lo Scrittore avrebbe voluto gridare!
ð° Questo non Ú un Romanzo, non Ú una Storia orrorifica creata per divertirci; Questa Ú lâincarnazione del Male trasposta nella realtà e nessuna condanna può essere adeguata per Colui che ammazza i propri figli indifesi, la moglie e i genitori e riesce a manipolare il Prossimo, tanto da risultare un Caso da studiare, una Malattia da comprendere e un Cristiano che ha finalmente trovato la Via…
Ho pensato che scrivere questa storia non poteva essere altro che un crimine o una preghiera
Questo Libro, scritto con polso malfermo, ma penna fluida e capace, non lascia indifferenti, nel bene e nel male.
ð Oggi vi propongo una passeggiata letteraria tra le pagine di Azar Nafisi e la sua REPUBBLICA DELLâIMMAGINAZIONE .
ðâ la mia vera casa: una terra senza frontiere e con poche restrizioni […] gli unici requisiti per lâingresso sono una mente aperta, un incessante desiderio di conoscere Ú un indefinibile bisogno di fuggire dallâordinarioâ.
Azar nafisi
ð Il viaggio verso una terra libera porterà la Professoressa Nafisi ad abbandonare la sua Teheran, dove la Letteratura era unâarma troppo potente per essere insegnata, se non nel suo Salotto, in segreto.
« Così mi aggrappai allâaltra terra, quella dei romanzi. I suoi cittadini vagabondi e a volte infelici mi aiutarono a mantenere la prospettiva mentre la vita di tutti i giorni prendeva sempre più lâaspetto di un bruttissimo incubo.»
Azar Nafisi
ð Lâesilio negli Stati Uniti la porterà ad inseguire il sogno americano attraverso i personaggi più ribelli e rappresentativi della Letteratura americana.
ð Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain si intrecciano alle parole dellâamica Farah, la ribellione di Huck diventa quella di ogni Lettore.
ð Lâesperienze personali e quelle letterarie sono intimamente connesse: la dignità umana, la libertà di pensiero, lâuguaglianza non sono solo fantasie velleitarie, ma valori universali decantati dai grandi Classici, tanto temuti dai Regimi Totalitari.
ð « «La letteratura Ú un antidoto, un memento sul potere della scelta individuale. Al centro di ogni romanzo câÚ una scelta compiuta da almeno uno dei protagonisti, la quale ricorda al lettore che anche lui può scegliere di essere indipendente, di opporsi alle cose che i genitori, la società o lo Stato gli dicono di fare, e seguire il debole me essenziale palpito del suo cuore».
Azar Nafisi
ð Babbit di Lewis Sinclair
~ Premio Nobel per la Letteratura nel 1930, “per la sua arte descrittiva vigorosa e grafica e per la sua abilità nel creare, con arguzia e spirito, nuove tipologie di personaggi”, rappresenta lâapice del materialismo americano.
ð Lâanalisi del Romanzo di Sinclair porterà Azar a ragionare sul sistema scolastico americano e sulla possibile sconfitta della potenza creativa, dovuta allâerosione tecnologica di tanti educatori utilitaristi e orientati al business, ma non ci riusciranno:
ð Il cuore Ú un cacciatore solitario di Carson McCullers Ú un romanzo americano dove il paesaggio Ú parte integrante dellâuniverso morale.
à la storia del calore urbano, dellâisolamento in cui vivono personaggi disadattati, incapaci di instaurare legami.
Azar esamina la narrativa del sud come se fosse un genere peculiare, dove il sole brucia come il senso della sconfitta e riveste tutte le pagine scritte.
Le vicende dellâamico Mick si dissolvono nella trama del romanzo e come tante scatole cinesi, la narrazione cancella i confini tra realtà e immaginazione, rendendo tutti Personaggi di una unica Storia.
ð Attraverso questi racconti, frammentati da ricordi e vicende personali, Azar Nafisi prende possesso della sua Cittadinanza americana e traccia nuovi percorsi, alla continua ricerca di una Identità che sia degna di essere definita universale.
Racconta se stessa attraverso le sue letture e descrive la quotidianità attraverso la letteratura.
ð â tanti, nel corso dei secoli, hanno incontrato nei libri la determinazione e la passione, e ne hanno tratto forza – in breve, hanno incontrato la capacità di accettare la vita o il desiderio di cambiarla â
La repubblica dellâimmagi nazionE
ð A primo impatto questo libro Ú ostile, distante, la Repubblica dellâimmaginazione sembra un piccolo Principato monarchico.
La sensazione che Azar parli con se stessa e con i propri trascorsi, cercandone un senso, Ú fortissima!
Ma â ogni buon lettore Ú un rilettoreâ dice Nabokov e la prospettiva cambia nel momento in cui lasciamo sedimentare le parole e ne osserviamo i contorni da più lontano.
Nafisi riesce a dare corpo e anima ad ogni Personaggio, riesce a vivere la Fantasia in modo concreto, regalandoci una Casa vera, un luogo dove i Sogni ci danno la forza per cambiare la Realtà !
ðState calmi! Vi vedo già che vi ribolle il sangue a leggere queste parole, ma dobbiamo prendere atto dei luoghi comuni…
ðLeggere Ú una pratica solitaria, il Lettore ha una forte tendenza allâasocialità , il solipsismo, la sostituzione della realtà con mondi immaginari, lâincapacità di affrontare i lati pratici del quotidiano, la rinuncia alla partecipazione sono solo alcuni tra i tratti caratteristici…. insomma il #lettore Ú un soggetto da curare e riabilitare…
Il Lettore e la Lettura
ðIl soggetto soffre di una mania compulsiva che lo porta ad orientare tutti i suoi acquisti verso la carta stampata, vive immerso nel suo mondo fantastico di pagine inchiostrate, si circonda di libri come se fosse un aristocratico troppo sensibile per la crudezza del reale.
ðIl Lettore vive nella costante paura dellâevento che lo costringerà ad alzare gli occhi dal libro che sta leggendo e nellâistante in cui si compie questa orribile azione, la sua mente riscrive la realtà e la popola di personaggi ( sicuramente più interessanti) che ha appena incontrato tra le pagine del libro.
ðI LETTUROPATI trovano irresistibile anche la lettura degli ingredienti sulle scatole dei biscotti!
ðDel resto i grandi Lettori del passato non ci aiutano a confutare queste illazioni!
BORGES ha ideato la sua ( splendida ð) Biblioteca di Babele per rappresentare lâUniverso; PETRARCA dialoga con gli antichi ( Cicerone Ú il suo più caro amico ) mentre giudica aspramente il suo tempo; MACHIAVELLI racconta che la sera si spoglia della veste quotidiana, si pulisce dal fango e indossa panni reali e curiali e così bardato entra nelle antiche corti degli antichi uomini; DE MONTAIGNE ( ð¬) si isola in una torre nella campagna di Bordeaux per poter leggere in santa pace!!!
âïž!!!NO!!!âïž
ðLEGGERE in realtà à Tanto altro!!
à la grande voglia di conoscere per COMUNICARE ( #gdladdicted ), Ú il PRINCIPIO DI OGNI CONVERSAZIONE, Ú allenamento allâEMPATIA, che ci permette di comprendere gli altri , Ú la Consapevolezza a non commettere gli errori del passato!!
ðIl Lettore propone una Risocializzazione, basata sulla Conoscenza, ingrediente fondamentale del RISPETTO .
â£ïžâïžâ£ïžðLe conseguenze dellâatto del Leggere sono più che reali, sono tangibili ( basti pensare alle leggi sui diritti umani sostenute dagli illuministi ) e ne traggono beneficio tutti…. anche chi non leggeð
ðâ£ïžðâ Nessuno ha mai trovato consolazione nella conoscenza, ma tanti, nel corso dei secoli, hanno incontrato la determinazione e la passione, e ne hanno tratto forza per accettare la vita o il desiderio di cambiarla
Numero undici. Storie che testimoniano la follia riprende il titolo del film horror del 1973 diretto da Freddie Francis, uscito in Italia con il titolo Delirious. Il baratro della follia.
“PerchÚ arriva il momento Michael”, e qui si chinò innanzi puntandogli addosso la siringa, ” arriva il momento in cui rapacità e follia diventano preticamente indistinguibili l’una dall’altra. Si potrebbe quasi dire che diventano una e una sola cosa. E poi arriva un altro momento in cui anche tollerare la rapacità , e viverci fianco a finaco, o addirittura prendersene carico, diventa una sorta di follia.”
Jonathan coe ” la famiglia winshaw”
à con queste parole che Coe ci introduce nel suo Undicesimo Romanzo, presentato come il seguito del suo capolavoro âWhat a Carve Up!â del 1974 – La Famiglia Winshaw –
Undici come il numero civico della casa della Pazza del Gheppio
Undici come la linea dell’autobus che percorre la cerchia esterna di Birmingham
Undici come il magazzino che custodisce scatole di ricordi e dolori
Undici come il tavolo apparecchiato dal gioco della Morte
Undici come il numero civico di Downing Street sede del Ministro delle Finanze
Undici come i piani interrati che svelano tutto l’orrore dell’animo umano.
Seguendo il filo della tela il Ragno ci intrappola nella sua ragnatela…
Alison e Rachel, due amiche diversamente equipaggiate per vivere le loro ordinarie esistenze, ci conducono per le strade di questa Inghilterra contemporanea, ricca di forti contraddizioni e disaccordi sociali.
Jonathan Coe ci presenta con sarcasmo e sagacia la complessità della vita urbana, abile nel catturare le dissonanze e a regalarci un ritratto grottesco della società inglese.
A tratti surreale, a volte realista, sempre implacabile nel portare a galla gli abissi dell’animo umano e l’inconsistenza dei rituali narcisistici dei tempi moderni.
Le vite dei Personaggi si intrecciano, si allontanano e si avvicinano, rincorrendo, con rassegnazione, una nuova opportunità , un nuovo inizio. Profondamente soli, fanno i conti con la realtà rimanendo aggrappati ai loro sogni.
à una Storia dissonante, generi narrativi si mescolano per evidenziare l’assoluta superficialità della società del XXI° secolo.
Sotto il mirino del sarcasmo corrosivo dello scrittore di Birmingham finiscono i Reality show, l’edilizia londinese, il giornalismo corrotto e corrosivo, i Premi internazionali ed ovviamente l’industria della carta stampata.
Il Lettore riconoscerà i personaggi , divenuti iconici, della Famiglia Winshaw, che rifulgono nello spazio narrativo illuminando i soggetti che ruoteranno loro intorno; la capacità dei personaggi di Coe Ú proprio quella naturale predisposizione a creare connessioni, dove sembra ci sia solo il vuoto.
Questa Ú una Storia circolare ed il Lettore rischia di rimanere intrappolato… la fine lo riporta all’inizio… ma il Numero 11 Ú palindromo… si legge da destra a sinistra o da sinistra a destra.
Ottima lettura, scorrevole ed intrigante, la penna di Coe si fa riconoscere, anche se non tocca vette altissime, consiglio di leggere prima La famiglia Winshaw
Eccoci con lâappuntamento del Venerdì interamente dedicato a Joyce e con l’Episodio più musicale dell’intero libro.
Joyce Ú un profondo conoscitore della musica e della sua struttura ritmica, tenore per diletto e per passione, frequenta teatri e concerti; in queste particolari pagine le parole seguono un pentagramma immaginario e i neologismi hanno un suono onomatopeico.
Bronzo accanto a oro udirono i ferrei zoccoli, acciai-sonanti.
Questo episodio si svolge nella Sala da Concerto dell’ Ormond Hotel di Dublino
Personaggi : Miss Kennedy e Miss Douce, le due (Sirene) bariste, Bloom, Simon Dedalus, il redattore sportivo per l’ippica Lenehan, l’avvocato Richie Goulding, Boylan, Padre Cowley, il pingue Ben Dollar, Mr Lidwell, un avvocato che corteggia Miss Douce, il commerciante di tÚ Tom Kernan ed altri personaggi minori.
Bloom decide di andare proprio in questo albergo a scrivere la lettera di risposta alla dattilografa Marta, dopo aver comprato la carta da lettere.
Tutto l’undicesimo episodio Ú intriso di ricordi, pensieri, rimpianti amorosi.
Le due sensuali sirene, bariste che intrattengono gli avventori del bar, ricordano a Leopold Bloom le sue donne.
Le sirene ammiccano e scherzano con ogni cliente, anche con Blazes Boylan e Lenehan, prima che il conquistatore scappi per il suo incontro segreto.
Boylan, che ha un appuntamento galante alle h16 proprio con Molly , moglie di Bloom, sarà il centro dei pensieri ed entrerà prepotentemente nel flusso di coscienza di Leopold, come una nota stridente e stonata.
Bloom sentì un esile suono. Se n’Ú andato. Lieve singulto d’alito. Bloom sospirò sui silenti fiori blu. Tintinnante. Andato. Tintinnio. Senti.
Ogni frase ricorda una cadenza musicale, si va dalla toccata e fuga , al minuetto; ogni citazione riguarda una canzone, tutte le allusioni hanno un sottofondo ritmato.
Per Bachelor’s tintinnava calessobalzante Blazes Boylan, scapolone, in pieno sole, in pieno calore, lucide terga di giumenta al trotto, con schiocco di frusta, su molleggianti gomme: abbandonato, caldoseduto, Boylante d’impazienza, ardentardito. Corna. Prudon le? Corna. Prudon le? Coccorna.
Un grandioso Pentagramma, tutto Ú fluido, osmotico, modulabile.
Nella sala c’Ú un pianista e si trovano ad invitare Simon Dedalus a cantare, mentre Padre Cowley e ben Dollar si divertono a spettegolare alle spalle di Leopold e di sua Moglie.
La romanza di Flotow e l’aria M’apparì
Ach! so fromm, ach! so traut (M’apparì tutt’amor) Lyonel
Martha Ú un’opera di gusto elegante e di stile francese. Flotow era francese nella sua formazione musicale, come lo erano sia le origini della trama sia la partitura di questo lavoro. La melodia tradizionale irlandese The Last Rose of Summer, inserita nel II atto, fu una geniale idea.
à la Marta. Coincidenze. Sto proprio per scrivere. L’aria di Lionello. Bel nome che hai. Non posso scrivere. Accetta il mio piccolo reg. Toccare del cuore e quelle della borsa anche. à una. Ti ho chiamato ragazzaccio. Però il nome: Marta. Che stranezza! Oggi.
L’amore romantico di Lyonel per Lady Harriett, ricorderà a Bloom il languore di una passione travolgente e corrisposta e saranno diverse le assonanze tra i due personaggi, tanto che Leopold si identificherà con il giovane Lionello.
Dopo Dedalus, Kernan convince Ben Dollar a cantare una canzone patriottica The Croppy boy
Questo 11° Episodio Ú l’espressione più importante della correlazione tra la poetica di Joyce e la musica.
Joyce ricerca trasversalmente tutte le possibilità sonore che la lingua gli concede e a ” reggere le fila della narrazione, in certi punti, non Ú più una grammatica delle parole ma una semantica dei suoni “ come sostiene Terrinoni in Introduzione agli episodi.
Bloom esce dall’Hotel Ormond per riuscire finalmente a concentrarsi sulla sua lettera amorosa e si dirige verso la Taverna di Kiernan…ma questo accadrà nel 12° Episodio ð
Vi aspetto la prossima settimana con l’episodio più scorretto dell’intero libro… e ricordatevi…
Eccoci arrivati al Capitolo più mangereccio dell’Ulisse e non a caso Joyce lo dedica ai Lestrigoni incontrati da Odisseo.
Ma chi sono i Lestrigoni?
I Lestrigoni sono un popolo leggendario di giganti antropofagi, che per ordine del loro re, Antifate, distrussero la flotta di Ulisse ed uccisero tutti i marinai infilzandoli con enormi spiedi. Si salvò dalla strage solo la nave dell’eroe, rimasta all’ancora fuori dal porto.
Tutto l’Ottavo episodio dell’Ulisse ruota intorno al tema del Cibo; la Fame, non solo fisica, ma anche mentale; la Sensualità dell’atto del mangiare e tutte le varie connessioni sensitive che il cibo sa smuovere.
Fammi vedere come mangi e ti dirò chi sei
Il pranzo
Sono le H 13 del 16 Giugno 1904
Per le strade di Dublino, a sud della colonna di Nelson, Bloom passeggia e si ferma poi a pranzo al Davy Byrne’s Pub
Personaggi: Leopold Bloom incontra per la strada varie persone a lui note, tra cui una vecchia fiamma Mrs Breen, al pub parlerà con un conoscente dal nome Nosey Flynn ( Joyce gioca sempre con le parole Nosey= curioso) che ovviamente sa tutto di tutti ed un ragazzo cieco.
Lo stile Ú lineare e segue il dialogo interiore di Bloom, intrecciato a parti dialogiche che innescano il movimento del ricordo.
Tutte le parole hanno in qualche maniera un rimando al cibo
Bloom: ebreo non osservante e massone
Come se fosse un Puzzle da ricostruire,Joyce disseminain questo ottavo episodio, diversi pezzi che ci consentono di delineare in modo più completo la figura del nostro Odisseo.
Rete trippe ammuffite gargarozzi attortigliati e sminuzzati. Rompicapo a trovare la carne. Kosher. Mai carne e latte insieme. Igiene la chiamano ora. Digiuno di Yom Kippur pulizie primaverili delle budella. La pace e la guerra dipendono dalla digestione di un individuo. Religioni.
Bloom nell’ottavo episodio
Come abbiamo visto nel quarto episodio, Bloom fa tranquillamente colazione con rognone di maiale cotto nel burro. Tutta la cultura ebraica che consiglia di cibarsi di cibi Kosher, perchÚ il cibo Ú nutrimento, non solo del corpo, ma anche dello spirito, viene bellamente ignorata!
Che serataccia di vento quando andai a prenderla c’era quella riunione della loggia per quei biglietti di lotteria dopo il concerto di Goodwin nella sala dei banchetti o dei ricevimenti del municipio.
bloom
Le riunioni delle Logge sono per i soli massoni…
– à nella società , disse
– Ma cosa mi dice! fece Davy Byrne.
– E come, disse Nosey Flynn. Ordine antico libero ed accettato. Luce, vita e amore, perdio. Gli dà nno una mano. Me l’ha detto un, ehm, non starò a dire chi.
nel Davy Byrne’s pub
chissà come mai, c’Ú sempre qualche personaggio che deve parlare e sparlare di Bloom … possibilmente alle spalle….
Sincronie
Il sorriso gli svanì dalle labbra mentre camminava, una nube pesante nascondeva lentamente il sole, ombreggiando la facciata aggrondata di Trinity college.
Durante l’arco della giornata si possono notare delle sincronie tra ciò che attrae l’attenzione di Bloom e ciò che osserva Stephen. Minuzie che acquisiscono un significato solo nel momento in cui le notiamo.
La nube che passa lentamente in cielo viene notata da entrambi i nostri personaggi, trascinando con sÚ pensieri e riflessioni differenti.
Nessuno Ú niente.
Questa Ú proprio la peggiore ora del giorno. Vitalità . Opaca, oscura: odio quest’ora. Mi par d’essere stato mangiato e vomitato.
Bloom
Il pranzo
Dopo aver chiacchierato con Mrs Breen, una vecchia amica di Leopold ed essersi aggiornato sullo stato di salute di Mina Purefoy, una conoscente comune, che avrebbe partorito da lì a poche ore; Bloom si perde nel suo flusso di pensieri.
In questo Libro da cosa nasce sempre cosa e l’incontro con la sua vecchia fiamma mette in moto nella mente di Bloom ricordi legati al passato felice con Molly e riflessioni sul presente amaro e sgradevole.
Nel frattempo Bloom Ú entrato nel ristorante rumoroso e sporco di Burton, per uscirne subito e dirigersi verso il pub di Byrne.
– C’Ú un tramezzino al formaggio?
– Sì Signore.
Mi piacerebbe anche qualche oliva, se ci fosse. Le preferisco italiane. Un bel bicchiere di borgogna portalo via. Lubrifica. Una bella insalata fresca come un cetriolo. Tom Kernan la sa condire. Ci mette il tocco da maestro. Puro olio d’oliva
bloom a pranzo
Il ragazzo cieco
Uscito dal pub Bloom incontra un ragazzo che svelerà il lato più umano e compassionevole di Leopold.
Un giovanotto cieco era fermo sul marciapiede battendone l’orlo con il bastoncino. Nessun tram in vista. Vuol traversare.
bloom e il ragazzo cieco
Questo giovanotto e la sua cecità invaderà la mente di Bloom, portando il lettore a leggere, incantato, parole dalla splendida e fulgida bontÃ
Poveretto! Un ragazzo ancora. Terribile. Proprio terribile. Che sogni potrà fare, se non vede? La vita Ú un sogno per lui. Dov’Ú la giustizia quando si nasce così?
bloom nell’ottavo episodio
Mano a mano che prosegue la lettura dell’Ulisse ci troviamo sempre più legati a questo bizzarro e umanissimo Personaggio, Leopold Bloom, riscoprendo nei suoi pensieri più semplici, una profonda ed ammirevole Tolleranza.
Vi aspetto la prossima settimana con Stephen e la sua versione tutta personale dell’Amleto!